La casa editrice Leonardo International Books
Leonardo International Books (LIB) è l’ultima creazione di Alessandro Munari e Raffaele Cavani, fondatori dello Studio Legale che porta il loro nome. Una nuova avventura che Munari e Cavani affrontano con le altre due socie dello Studio Legale, Francesca Broussard e Alessandra Fossati, e che nasce dalla volontà di allargare i confini culturali tradizionali dell’attività professionale.
Non solo diritto, quindi, ma curiosità intellettuale in senso trasversale, con il tratto di mecenatismo artistico che da sempre caratterizza gli interessi e le attività culturali di Munari Cavani. MCP, con il suo progetto, soddisferà sollecitazioni diverse, curiosità, esplorazioni di linguaggi e forme comunicative che vanno oltre lo studio e la conoscenza di leggi e norme, aprendo all’economia, al cinema, all’arte e alla cultura in generale.
LIB inaugura la collana Comunicazione e Informazione
La collana Comunicazione e Informazione, diretta da Alessandro Munari, è dedicata a saggi, studi e contributi scientifici sul comunicare.
Il valore delle parole, i modelli espressivi, la forma e il contenuto dei messaggi: un luogo di incontro e dibattito critico, da Gutenberg a Zuckerberg.
Neo-illuminismo economico
“(…) L’economia troppo matematizzata ha sostituito l’economia politica che ha prevalso nel XIX secolo. I libri di testo parlano di homo oeconomicus dimenticando che ci sono anche l’homo politicus, l’homo religiosus, l’homo aestheticus e così via.
In questo contesto apprezzo l’iniziativa del professor Umberto Sulpasso di calcolare il GDKP dell’India, perché è in maniera fortemente originale centrato sul ruolo Sapere degli individui, sia nella produzione che nell’uso del Sapere. Eminenti economisti ne hanno scritto, ma il prof. Sulpasso è il primo a trovare le basi metodologiche per il calcolo del Pil Sapere.
Il prof. Sulpasso introduce un altro indice estremamente importante per motivi sociali: il “costo dell’apprendimento”. Confrontando il costo dell’apprendimento in diverse aree e per diverse fasce della popolazione con il cost of living, il governo potrà elaborare un programma per promuovere l’apprendimento che si traduca in crescita del Pil. Calcolato il GDKP dell’India secondo il modello del prof. Sulpasso, le Nazioni Unite, la Banca mondiale e il FMI porteranno avanti la rivoluzione del GDKP in modo migliore. Africa, Asia e America Latina daranno il benvenuto al GDKP del prof. Sulpasso.
Victor Hugo disse che nulla può fermare un’idea il cui tempo è arrivato. La rivoluzione del GDKP è iniziata (…).”
(dalla prefazione di K.P. Fabian)
La violenza sessuale tra le avances e le molestie
Con chiarezza e con linguaggio tecnico, le autrici del presente saggio passano in rassegna un’ampia sequenza di situazioni trattate nell’esperienza giudiziaria in materia di “violenza sessuale”.
Un richiamo puntuale alle sentenze anche più recenti della Suprema Corte aiuta il lettore a individuare la natura dei cosiddetti atti sessuali in tutte le più variegate manifestazioni dell’agire umano.
Così il lettore apprende l’esistenza di riti che scaturiscono dalla storia e dalla tradizione di altre culture, che è utile conoscere per chi è chiamato a trattare la delicata materia. Ciò che rende il lavoro ancora più apprezzabile è il taglio pratico. Oltre alla massima giurisprudenziale, viene sempre indicata la situazione concreta per rendere comprensibile il percorso motivazionale della decisione.
Il lavoro di Daniela Bartolucci e di Carmela Parziale ha tutte le caratteristiche per diventare un insostituibile strumento di studio e consultazione a beneficio di quegli operatori chiamati a confrontarsi con il fenomeno delle condotte patologiche in materia sessuale. In questo lavoro troveranno sicuramente uno spunto utile per la soluzione della fattispecie da esaminare.
L’opera è inoltre aggiornata con la legge 19 luglio 2019, n. 69 (c.d. Codice rosso), e non manca di soffermarsi su fattispecie di recentissima introduzione, quale il delitto di “diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti”, comunemente noto come “revenge porn”.
Reputazione e social network
Come e quando si può esercitare quella tutela che la recente normativa europea definisce – romanticamente – come diritto all’oblio, e che gli autori nordamericani di inizio Novecento chiamavano, più prosaicamente, “diritto ad essere lasciati in pace”? Fino a che punto siamo effettivamente proprietari delle informazioni, che volontariamente decidiamo di affidare all’etere (per necessità, per lavoro, per il piacere della socializzazione, o anche soltanto per vanità)? Come e quando possiamo effettivamente “richiamarle indietro”, o invece dobbiamo responsabilizzarci e convivere con l’idea che – premuto invia – quei dati inizino a vivere di vita propria, indipendente e talvolta oltre e contro le nostre stesse intenzioni? Come e quando proteggerci dai piccoli Golem, che proliferano a ritmo vertiginoso e si amplificano in una platea potenzialmente planetaria, e sostanzialmente deregolamentata? Questo saggio offre al lettore gli strumenti tecnici per formarsi un’opinione propria, suggerendo spunti critici di approfondimento, in altri proponendo possibili provocazioni.
La diffamazione tra media nuovi e tradizionali
Informazione non è più sinonimo di giornalismo: non esiste più (o soltanto) il binomio informazione-giornalista, dove l’informazione si identificava quasi esclusivamente con la carta stampata e la televisione. Da Johann Gutenberg a Mark Zuckerberg molto è cambiato: gli utenti, il linguaggio e il valore del sapere. Il lavoro propone un approfondimento normativo e di casi pratici nel settore dell’informazione a partire dai mezzi di comunicazione tradizionale fino al Big Bang mediatico determinato dall’avvento e dal consolidamento di internet. Quali responsabilità per un post lesivo della reputazione altrui? Il blogger risponde dei commenti lasciati dai suoi followers? Si può sequestrare una pagina di una testata on line? E di un blog?